Ospitalità 4.0 di Marco Matarazzi è un libro che dovrebbero leggere tutti

Una vera guida pratica per l'albergatore moderno

Ancora qualche giorno e dichiareremo conclusa la stagione estiva 2021. Si aprirà nuovamente il tempo della lettura dei risultati dell’estate appena conclusa che daranno il via ai nuovi piani marketing e alla stagione della formazione. In autunno infatti ritornano gli eventi dedicati all’ospitalità ed in libreria compaiono interessanti novità. Una di queste è sicuramente “Ospitalità 4.0. Guida pratica per l’albergatore moderno” dell’amico Marco Matarazzi.

Marco è CEO e co-fondatore di Slope, soluzione software gestionale tutto in uno per hotel, con cui ho avuto il piacere di collaborare di recente e che ha deciso di inserirmi tra coloro che hanno avuto l’onore di leggere il suo libro prima dell’uscita ufficiale sul mercato. Ho approfittato di qualche giorno di pausa estiva per leggerlo tutto d’un fiato ed una volta terminato ho pensato che si tratta di un testo che chiunque operi nel mondo dell’ospitalità e del marketing dovrebbe leggere. E ora vi spiego perché.

Interessante prospettiva sul necessario cambio di mentalità e sull’approccio tecnologico al lavoro

Il luogo comune del “abbiamo sempre fatto così, per cambiare?” un po’ tutti noi consulenti ed operatori del settore cerchiamo di smontarlo ed anche Ospitalità 4.0 parte da qui per costruire la propria base su cui svilupparsi. Marco raccoglie le numerose credenze e le abitudine più radicate negli albergatori e da qui parte per presentare il suo approccio. E fin qui, niente di nuovo per un metodo di “narrazione” ormai consolidato.

A seguire però viene offerta al lettore una chiave interessante ed innovativa che punta tutto sulla necessità di cambiare prospettiva mediante un approccio tecnologico del lavoro. La tecnologia non viene presentata come una possibilità tra le tante ma, viene mostrata come la via più interessante per migliorare le performance del proprio lavoro e delle attività di marketing, distribuzione e reportistica. Facendo fuoco su alcuni aspetti tecnico-organizzativi ed alcune attività ripetute, la soluzione tecnologica trova un applicazione pratica ed immediata fino a sembrare la sola soluzione possibile.

Lo sviluppo pratico ed incrementale del testo

Dopo una base teorica caratterizzata da un’impostazione così nitida e netta, il resto del libro mantiene la sua logica basata sulla pratica e sviscera tutti gli ambiti necessari a lavorare nell’ospitalità moderna. Venendo da un’impostazione orientata a marketing e comunicazione. Ho apprezzato in modo particolare la visione ingegneristica proposta. Un cambio di prospettiva utile, soprattutto quando si parla di sito internet, di booking engine e di tutti i canali di vendita e distribuzione, ambiti su cui lavoro quotidianamente.

Di pagina in pagina, di capitolo in capitolo, si toccano un po’ tutti gli aspetti e la tecnologia diventa un fedele compagno di viaggio. Una sorta di coltellino svizzero utile in ogni momento (se si ha la pazienza di capirne il funzionamento e le potenzialità di ogni utilizzo).

Una chiara visione del pricing e della distribuzione

Affrontare il tema legandolo al marketing è sempre molto “pericoloso”. Il rischio è di semplificare eccessivamente quella che, di fatto, è una materia a se per cui esistono numerosi approcci e metodi. In “Ospitalità 4.0” il senso pratico ed applicato porta l’intero ambito sulla visione tecnologica e questo permette di intravedere un percorso “valido per tutti”. Questo non significa che c’è una soluzione pronta (non penso esista un testo in grado di offrire questo) ma, attraverso casi di studio pratici spiegati con notevole chiarezza si riesce ad ottenere spunti molto interessanti per mettere mano alle proprie strategie di prezzo e, conseguentemente, di distribuzione. Infatti a partire dal pricing viene sviscerata ampiamente l’ampia gamma di strumenti a disposizione, riportando tutto il discorso all’importanza di un channel manager funzionale e semplice da utilizzare.

Il giusto focus sulla reportistica (con una notevole “semplificazione” dei dati)

Parte conclusiva e vera chicca finale del libro. Quasi coraggioso nel porre l’attenzione alla differenza tra dato ed informazione, Matarazzi mette ordine al maremoto di dati che la tecnologia è in grado di offrire ed indica in modo netto quali sono i report necessari a lavorare con efficacia ai diversi aspetti visti fino a quel momento. Qui si che si tratta di una soluzione pronta all’uso, ovviamente avvalendosi di un sistema come il suo Slope. Ma il vero punto di forza di questa sezione è nel rende chiaro come un report diventa utile al lavoro se costruito con le informazioni che servono alle varie figure che lavorano dentro ad una struttura. Ad ognuno il suo report, con gli stessi dati che “raccontano” informazioni diverse alle diverse funzionalità. Una sinergia implicita con la tecnologia a guidare. Talmente limpido da rammaricarsi per non averci pensato prima.

Un bel libro, sotto ogni punto di vista, che mette veramente nelle mani del lettore strategie, spunti e suggerimenti pratici per cambiare concretamente modo di lavoro. E a tutto questo si aggiunge uno stile molto leggero, scorrevole e facile da leggere che non è mai scontato in manuali tra il tecnico e il teorico come i libri sul marketing turistico e affini. Insomma avrete capito che il libro mi è piaciuto molto e credo che lo rileggerò presto, certo di trovarci qualche altro spunto che mi potrebbe essere sfuggito.

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