Professione Travel Blogger: 4 domande ad Andrea Petroni

Nuovo appuntamento con la rubrica “Persone di Marketing Turistico”. Oggi il mio ospite è il travel blogger Andrea Petroni, ideatore del sito www.vologratis.org. Con Andrea ci siamo conosciuti a pochi giorni dalla pubblicazione dei nostri libri (il primo per entrambi) ed abbiamo parlato spesso di turismo, ognuno dalla sua prospettiva. Ne sono nati spunti sempre molto interessanti che oggi abbiamo deciso di condividere con voi con queste quattro domande a cui Andrea ha risposto con la solita generosità.

Parafrasando il primo capitolo del tuo libro: chi è il travel blogger Andrea Petroni? E cosa fa?

Il travel blogger Andrea Petroni è innanzitutto un grande appassionato di viaggi (altrimenti che travel blogger sarebbe?!), una persona molto testarda e determinata, nonché un grandissimo sognatore.

Aspetta però che mi trovo meglio a parlare in prima persona. Sono laureato in economia, ho studiato musica (chitarra e canto), faccio parte di un coro pop con cui ho accompagnato artisti importanti sia in tv che in concerti in giro per l’Italia, e ho lavorato per circa 12 anni presso un istituto finanziario. Un bel giorno però sono stato licenziato e ho deciso di trasformare questo evento negativo in un’opportunità. Avevo un blog di viaggi già molto seguito e perché non trasformarlo in un vero e proprio lavoro?

Cosa faccio? Sono un travel blogger a tempo pieno. Viaggio, racconto i miei viaggi sia sul blog che sui social network e aiuto i miei lettori a viaggiare di più spendendo il meno possibile.

Domanda un po’ banale ma che si serve a far capire come funziona il tuo lavoro: ci descrivi la tua giornata tipo quando non sei in viaggio? e quando ci sei?

Ti ringrazio per questa domanda perché gran parte delle persone pensano che i blogger non facciano nulla dalla mattina alla sera e mi fa piacere spiegare un pochino cosa c’è dietro al nostro lavoro, come poi ho raccontato in maniera dettagliata nel mio libro “Professione Travel Blogger” edito dalla Dario Flaccovio Editore.

Quando sono in viaggio documento tutto quello che vedo e che vivo in tempo reale condividendo sui social network (facebook, instagram, twitter e youtube) foto e video. Scatto foto a manetta, registro filmati e prendo appunti. Tutte cose che mi servono poi per raccontare il viaggio sul blog sotto forma di diario, di video e di articoli di approfondimento.

Quando non viaggio invece mi sveglio molto presto (intorno alle 6-6:30) e inizio subito a rispondere alle mail, a scrivere post, a montare i video, a editare le foto e a gestire i social network. Ma non solo, dedico anche almeno un’ora al giorno allo studio delle nuove dinamiche del web e dei social. Partecipo inoltre a eventi e a manifestazioni che mi permettono di ampliare il mio bacino di conoscenze off-line, perché ok che mi occupo di web, ma credo che le relazioni interpersonali siano ancora – e per fortuna – molto più potenti di quelle virtuali.

Quale pensi sia l’aspetto più importante del tuo lavoro?

L’onestà, l’umiltà e l’educazione. Possono sembrare cose banali ma secondo me sono elementi fondamentali per un blogger e non solo.

Si parla di marketing della destinazione e del ruolo sempre più importante dei travel blogger come influencer per il mercato turistico. Tu come la vedi? Aldilà degli aspetti tecnici, non hai paura che la tua passione venga soffocata dalle esigenze lavorative?

Sinceramente no, io rifiuto qualsiasi tipo di proposta o collaborazione che non sia in linea con i miei principi o che non c’entri nulla con l’argomento del mio blog. Io sono del parere che sia meglio perdere qualche centinaio di euro che la faccia!

Quale consiglio daresti a chi è curioso di iniziare?

Per gestire seriamente un blog ci vuole tanto sacrificio e tanta pazienza. Io consiglio di iniziare solo se dietro c’è una forte passione per l’argomento altrimenti è meglio lasciar perdere anche perché i risultati non si vedono subito ma a distanza di mesi, se non addirittura di anni.

Chiudiamo con leggerezza: quale meta ci consigli per il prossimo inverno? Qualcosa di inaspettato eh! 😉

Adoro i paesaggi invernali anche se sono un tipo piuttosto freddoloso. Sono strano, lo so! Io mi sento di suggerire a tutti due luoghi: o la Lapponia finlandese (dove sono stato a marzo) o l’Islanda. Due luoghi magici e talmente particolari che secondo me vanno visti almeno una volta nella vita, soprattutto per ammirare con i propri occhi lo spettacolo dell’aurora boreale.

Grazie mille Andrea, ci vediamo al TTG a Rimini!

Grazie a te!

Se volete qualche bel consiglio per i prossimi viaggi o semplicemente sognare un viaggio ogni giorno seguite Andrea sulla sua pagina Facebook o sul profilo Instagram 

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