La nuda verità sul Web Marketing Turistico: 4 domande a Claudio Gagliardini

Claudio Gagliardini è una delle facce storiche del web marketing in Italia ed è stato un gran piacere potergli fare alcune domande relative al web marketing turistico. Approfittando dell’uscita del suo libro mi sono fatto raccontare un po’ di verità sul marketing attuale, applicato al mio ramo professionale. Ne sono uscite belle considerazioni che ho il piacere di farvi leggere.

1 – Domanda di rito come per i tuoi colleghi che ti hanno preceduto: chi è Claudio Gagliardini e cosa fa?

Sono un professionista della rete di lungo corso. Ho iniziato ad occuparmi di siti web e a fare quello che all’epoca era definito “webmaster” alla fine degli anni ‘90, per poi passare attraverso alcune tra le più comuni evoluzioni, per chi fa questo genere di lavoro. Codice, SEO, SEM e tutto ciò che poteva servire a riportarmi lì, dove era iniziato il mio interesse per il web, ovvero alla comunicazione e al marketing, di cui mi ero sempre occupato in tutte le precedenti esperienze lavorative.

Oggi aiuto aziende e professionisti a trovare la loro dimensione in rete, occupandomi soprattutto di social media e di relazioni online. Sono speaker in numerosi eventi nazionali e faccio consulenza e formazione in numerose aziende.

2 – Qui si parla di marketing rivolto alle imprese ricettive, cercando di sfatare il luogo comune che siano qualcosa di diverso rispetto alle altre attività. Qual è la grande (e nuda) verità per del web marketing turistico, secondo te?

La verità è la stessa per chiunque: la rete non fa miracoli e non è per tutti, men che meno per chi non ha compreso il cambiamento epocale che essa ha determinato. Una vera e propria “rivoluzione copernicana” che oggi vede le persone (da non chiamare più consumatori e nemmeno i clienti) al centro di un complesso sistema in cui le aziende e i prodotti ruotano attorno ad esse, influendo sui loro stili di vita, sulle loro passioni, sui loro desideri, esigenze e aspettative. Sia chiaro, che le aziende possano influire davvero su tutto questo non è affatto scontato. Oggi il mercato turistico è popolato da numerose figure influenti, dai giornalisti di settore ai blogger, dalle VIP e dalle celebrità fino agli sportivi e alle loro squadre, passando per i numerosi stakeholder di un universo affollato e competitivo come questo.
Le attività turistiche sono aziende come tutte le altre? Sì, dovrebbero ricordarsi di esserlo ma, soprattutto, a mio avviso dovrebbero cercare di non esserlo eventualmente in positivo, perché la capacità attrattiva e le opportunità di coinvolgimento e interazione con le persone che hanno le aziende del comparto rappresentano un patrimonio che molte altre realtà faticano ad eguagliare.

3 – Nell’evoluzione degli strumenti e del marketing gli imprenditori sono stati costretti a cambiare mentalità, metodi e approccio, rendendosi conto che è necessario per sopravvivere. Come vedi la classe imprenditoriale che si occupa di turismo nell’attuale marketing?

Non diversa da molte altre. In questo settore, tuttavia, mi sembra di intravvedere una maggiore spinta verso un cambiamento che passa attraverso i giovani, l’innovazione, la spinta verso un nuovo modo di affrontare il mercato e di tenere testa ad una concorrenza straniera che in pochi anni ci ha raggiunti e sorpassati.

Ovviamente non sono molti, gli imprenditori illuminati del settore turistico, ma quei pochi che stanno emergendo sono a mio parere in grado di fare la differenza, di metterci la testa, il cuore, la passione e la voglia di fare davvero qualcosa di importante, in un Paese incredibile come il nostro.

4 – I tanti strumenti a disposizione confondono spesso gli operatori che si lasciano trainare dalle novità e dalle proposte commerciali. Quale consiglio ti senti di dare per rischiare di non essere travolti dagli strumenti?

Gli strumenti non sono il fulcro del lavoro, ma la leva che spesso serve per renderlo più agevole. In quanto tali sono ovviamente molto importanti, ma se ci focalizziamo troppo o soltanto su di essi, perdendo di vista il fulcro e gli obiettivi del nostro lavoro, corriamo il rischio di lavorare per le aziende che progettano e vendono gli strumenti stessi, anziché per il nostro business.

Quante aziende investono budget importanti per acquistare fan o like sui canali sociali? Quante per organizzare eventi faraonici cui le persone fanno a gara per essere ammesse, per poi sparire subito dopo la fine della festa? Quanti sprecano denaro su testate mainstream, troppo ad ampio raggio per rappresentare un investimento che possa avere un ritorno?

A tutti consiglio una cosa soltanto: investite in tempo, prima che in denaro. Conoscete persone, frequentate eventi, corsi, conferenze sulla rete e sui suoi strumenti e poi cercate di comprenderli usandoli in prima persona. Capirete la sola cosa che c’è da capire: il tesoro sono le relazioni, non i numeri. E le relazioni non si possono comprare, ma vanno create, alimentate e curate. Giorno dopo giorno.

5 – Per chiudere: che sia turismo o qualsiasi altra settore, cosa si devono aspettare gli imprenditori dal web marketing del futuro?

Credo che la parola marketing si trasformerà in qualcosa di diverso, nel corso degli anni a venire. Se è vero che “i mercati sono conversazioni”, infatti, avrà sempre meno senso utilizzare e affinare tecniche per portare prodotti, servizi e brand sul mercato. Per fare questo serviranno invece occasioni di contatto, di dialogo e di interazione, a gestire le quali potranno certamente aiutarci delle intelligenze artificiali (pensiamo ad esempio ai chatbot) ma che probabilmente non avrà più senso affidare ad un messaggio incapace di interazione, come quello di uno spot televisivo o di un cartello stradale tradizionale.

La parola d’ordine è e sarà sempre più interazione, coinvolgimento, condivisione.

Grazie Claudio!

Claudio ha ancora tante altre verità da svelarti sul web marketing nel suo libro “La nuda verità sul web marketing. Non fa miracoli, non è per tutti, ma a molti ha cambiato la vita” che potrebbero aiutarti nel tuo percorso. Le puoi trovare nel suo interessantissimo libro che puoi vedere in dettaglio qua sotto:

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