Turismo e Metaverso: il futuro dell’ospitalità sarà influenzato dalla realtà virtuale?

Che cosa ci potrebbe riservare il futuro con la presenza del Metaverso nelle nostre vite e in quelle dei viaggiatori.

A pochi mesi dal lancio del futuristico mondo del Metaverso ci si interroga come questa innovazione irromperà nelle nostre vite e cambierà il nostro modo di approcciarsi alla realtà.
Il Metaverso viene definito come un universo parallelo, una copia “virtuale” del mondo in cui viviamo e ci permetterà, tramite degli avatar, di interagire e svolgere la maggior parte delle attività come in quello reale. Anche se, detta così, sembra qualcosa di futuristico e ultra terreno, già molte aziende tra cui Apple e Nike si stanno facendo strada e stanno viaggiando in questa direzione.

La sua effettiva applicazione resta, nella maggior parte degli ambiti , ancora incerta e procede a tentativi, ma probabilmente si sta delineando un’ipotetica svolta futura nel modo di interagire, di lavorare ma anche di essere presente nel mondo digitale.

Turismo e Metaverso: i primi passi

È chiaro che non stiamo parlando di un modo per sostituire la presenza delle persone all’interno delle strutture alberghiere: le persone continueranno a viaggiare e a popolare gli alberghi.
In un futuro non troppo lontano però, potrebbe condizionare il modo di rapportarsi delle persone e quindi influenzare anche il settore dell’ospitalità.
Ad oggi, grazie allo sviluppo di dispositivi tecnologici quali visori e il progresso di controller di nuova generazione si sta plasmando un nuovo modo di scoprire i luoghi del mondo.
Le persone abbattono in questo modo le barriere geografiche e possono camminare per le strade di New York o visitare luoghi remoti dal proprio appartamento.

La prima città ad entrare nel Metaverso

Metaverse Seul” questo è il nome dedicato ,per il momento, al grande progetto di virtualizzazione della titanica metropoli sudcoreana.
La versione digitale della città, permetterà ai residenti di visitare attrazioni turistiche della città, siti storici e culturali, partecipare ad eventi e camminare per le strade della metropoli.
Ma non solo. Entro il 2026, saranno disponibili i servizi pubblici e civili direttamente nel Metaverso.
I cittadini potranno incontrare virtualmente gli avatar di funzionari e assistenti pubblici.
Insomma, la capitale sudcoreana in fatto di intelligenza digitale non delude mai le aspettative, facendo da precursore ad un’innovazione che potrebbe prendere piede in tutto il mondo.

Ospitalità e realtà digitale: se il Metaverso potesse avere altri metodi di impiego?

La nuova frontiera tecnologica, oltre cambiare in modo di percepire visivamente la realtà che ci circonda potrebbe trasformare anche il modo di rapportarsi alle persone.
In un ambito come quello dell’hospitality che da sempre è influenzato e basato sulla relazione umana porterebbe quindi un salto di innovazione e di cambiamento.
Immagina solamente se ai clienti prima di prenotare una struttura venisse data la possibilità di percorrere tramite un avatar i corridoi, vedere in anteprima le camere, testare i servizi, fare un giro nella spa o interagire con il personale.
Tutto questo potrebbe portare sicuramente ad un modo nuovo di intendere la relazione con il cliente e soprattutto una rivoluzione dell’organizzazione interna.

Una grande svolta potrebbe esserci anche per gli strumenti marketing utilizzabili: nel Metaverso non ci sono soldi, ma garanzie digitali ( NFT) che assicurano la proprietà in modo univoco di un bene virtuale. Se questi NFT potessero essere usati come strumento di promozione o di esclusività, diventerebbero non solo dei dati per le campagne di marketing ma anche un metodo di fidelizzazione del cliente. In qualunque caso, se la realtà del Metaverso dovesse prendere piede, sarà necessario un’enorme trasformazione delle strategie di pianificazione e promozione.

 

Di fatto, anche se le prime grandi aziende mondiali si stanno buttando in questo nuovo mondo investendo in piattaforme virtuali e creando la versione del loro brand nel Metaverso, la questione rimane per molti ancora piena di dubbi e scetticismo. Prima che venga percepito come un’evoluzione indispensabile e non come tentativo di complicata realizzazione passerà molto tempo.

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