Piccolo Manuale SEO per receptionist

Caricare offerte e news sul sito dell'hotel considerando i motori di ricerca e il loro funzionamento

Lo spunto per questo articolo viene da uno dei corsi di formazioni nei quali sono stato coinvolto di recente. Un corso come tanti nel quale mi sono trovato a confrontarmi con diverse figure che fanno parte dello staff di un hotel: proprietari, segretari, commerciali, receptionist. Tutti curiosi di approfondire la loro conoscenza circa il marketing turistico.

Entrando più a fondo nell’argomento SEO e posizionamento organico per strutture ricettive, ho notato come siano tanti gli operatori che potrebbero avere un ruolo molto importante ma non lo sanno. Mi riferisco a quelle persone ai quali viene affidato il compito di aggiornare il sito dell’hotel, in particolar modo nelle aree dedicate alle offerte, alle news o sul blog.

L’idea è questa: visto e considerato che va fatto, perché non provare a farlo bene? Si potrebbe passare quindi da un’attività apparentemente noiosa e fastidiosa ad un lavoro fatto con metodo, finalizzato ad un obiettivo e del quale sei in grado anche di toccare con mano i risultati.

Vediamo quindi quali sono gli elementi che un receptionist (o chi per lui) deve considerare per cercare di tenere aggiornato il sito strizzando l’occhiolino al suo posizionamento all’interno dei motori di ricerca.

Preparare contenuti originali, completi e curati

Tieni sempre a mente l’obiettivo di Google: offrire la miglior risposta possibile per ogni ricerca che una persona fa al suo interno.

Ora ti mostro un esempio di offerta che ho trovato e poi ti faccio una domanda.

esempio sbagliato offerta hotel

Può essere la miglior risposta alla ricerca “offerta hotel 3 stelle 25 aprile rimini”?

Certo che no. In primis perché se è scaduta nel 2016 oggi non dovrebbe essere online e poi perché in quelle quattro righe striminzite c’è valore solo per il proprietario dell’hotel che sta cercando di vendere le sue camere.

Devi sicuramente puntare a far conoscere le camere, i servizi inclusi, gli incentivi, i termini e le condizioni dell’offerta ma non è tutto qui. L’obiettivo è creare un testo completo e curato in ogni dettaglio che descriva bene l’offerta ma che riesca anche a trasmettere un contesto e che, da un lato stimoli le persone a voler chiedere un preventivo e dall’altro dimostri a Google che siamo il miglior contenuto da offrire per chi cerca un offerta per il 25 aprile sulla Riviera Romagnola.

Chiaramente questo allungherà il testo ma non è vero che le persone non leggono. Le persone si affidano ad una lettura selettiva quindi basta utilizzare bene grassetti, spazi ed elenchi puntati per offrire un contenuto di valore. E anche usare i sottotitoli (h2, h3, h4, …..) oltre a favorire la leggibilità del testo, facilità Google a comprendere l’organizzazione gerarchica del contenuto.

Quello che ti riporto è parte del testo di un’offerta che esce in prima pagina su Google per quella query di ricerca. Non pensare che la “complessià del testo” sia l’unico motivo per cui si trova lì, ma fidati che è una buona base di partenza.

offerta completa hotel

Intepretare le intenzioni di ricerca dei clienti target

Quando stai per preparare un’offerta hai ben chiaro in testa chi deve leggerla e cosa deve percepire. In base a questo (e alla strategia commerciale) scegli consapevolmente cosa inserire e come impostare il testo, le immagini, le call to action e tutto il resto. E fin qui tutto ok.

Lo step successivo è quello di interpretare al meglio come un tuo cliente tipo cercherebbe quell’offerta che hai preparato. Si parla tecnicamente di intenzioni di ricerca, identificato comunemente sotto il concetto di parole chiave. Nella pratica significa cercare di mettersi nei panni altrui, per agire su alcune componenti utili alla visibilità sui motori di ricerca che vedremo tra poco.

A questo punto puoi provare a sfruttare strumenti come Google Trends o il Keyword Planner di Google per farti un’idea se determinate ricerche hanno traffico ma, nella maggioranza dei casi, si tratterà di ricerche a coda lunga (long tail, tecnicamente) che non hanno grossi volumi singoli ma funzionano nelle diverse combinazioni di ricerche specifiche che riescono a generare.

In sostanza funziona così:

Compilare correttamente meta title, url e meta description

A questo punto hai in mano altri importanti elementi per sistemare definitivamente la tua offerta in ottica motori di ricerca. Se osservi la SERP (Search Engine Result Page, pagina dei risultati dei motori di ricerca) ti accorgerai che Google offre tre componenti per ogni pagina: titolo (metà title), indirizzo (url) e descrizione (metà description). In qualunque sito queste componenti sono modificabili (se non lo sono devi chiederlo a chi ha fatto il sito) e sono una base imprescindibile per cercare di ottenere visibilità.

Vediamo come lavorare ognuna di queste.

Il meta title “ideale” di un’offerta di hotel

Si tratta del titolo della pagina che stai preparando e quel devi fare è cercare di farlo coincidere quanto più possibile con le intenzioni di ricerca degli utenti che vuoi intercettare. Devi inoltre far capire immediatamente all’utente chi sta parlando, il Brand, in modo che possa immediatamente collegare l’offerta a chi la sta proponendo. L’unico accorgimento “tecnico” che devi avere è quello di non superare i 55-60 caratteri (spazi compresi) per evitare troncamenti da parte di Google che renderebbero le informazioni incomplete agli occhi di chi legge.

Un esempio “ideale”? Eccolo.

Le maiuscole sono solo per dare riconoscibilità alle singole parole, il trattino un tratto per separare la ricerca dal brand che deve essere immediatamente distinguibile.

Regole per la url di un’offerta

La cosa più importante è che si tratti di url “parlanti”, ossia che esplicitano in modo chiaro di che cosa parla la pagina. Quindi, per creare consistenza attorno all’intenzione di ricerca, puoi pensare di inserire le keywords che hai deciso di provare ad intercettare. Attenzione però a non esagerare, sia perché non è bellissimo da vedere e perché a Google certe “tecniche” vanno giù ma fino ad un certo punto.

Meta Description corretta per un’offerta di hotel

Qui non serve focalizzarti troppo sulla parola chiave. Se ci sta bene, altrimenti devi solo cercare di concentarti sul fatto che questa “frase” serve a convincere le persone ad entrare nella tua pagina e non in quella di altri. Cerca quindi di spiegare chiaramente cosa le persone troveranno all’interno del tuo sito e non dimenticarti la call to action che serve a spingere le persone a fare qualcosa. Anche qui occhio ai troncamenti: Google ha appena portato a 320 caratteri la lunghezza della meta description.

Ed eccoti pronto con tutto compilato come si deve.

meta description ideale

Caricare le immagini con completezza

A questo punto nella tua offerta manca solo un’immagine adatta. Per stimolare le persone ad entrare cerca di utilizzare immagini originali ed accattivanti, mentre per “compiacere” i motori di ricerca piuttosto che caricare un file che si chiama “img_1231412.jpg” è meglio se proponi un file che si chiama “offerta-hotel-rimini-25-aprile.jpg”. E per completare compila con la stessa chiave anche l’alt tag, il testo alternativo che compare nel caso in cui l’immagine non si apra. Non è niente di troppo decisivo ma rinforza sicuramente il “sistema” che hai creato e potrebbe aiutare Google Immagini a capire cosa si trova rappresentato nella tua immagine. E ti assicuro che c’è tanta gente che passa ore ed ore a navigare di immagine in immagine su Google.

A questo punto abbiamo visto praticamente tutto quello che una receptionist può cercare di curare quando carica un’offerta. Non resta che lasciare che Google “digerisca” tutte le informazioni che gli abbiamo offerto e scelga se premiarci. Probabilmente non lo farà nella maggior parte delle offerte/news e servirà inventarsi altro ma, nel momento in cui lo farà vedrai che te ne accorgerai dal tuo profilo su Google Analytics e nella tua Search Console. Ma questi sono argomenti che vedremo in un altro momento, quando parleremo di misurazione dei risultati.

Se qualcosa non ti fosse chiaro puoi scrivermelo nei commenti, contattarmi su Facebook o scrivermi al mio indirizzo alex.alessandrini@retorica.net. Sarò ben lieto di chiarirti ogni dubbio.

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